IL RAPPORTO TRA FORME DI APPRENDIMENTO, EDUCAZIONE, INFANZIA E NUOVE TECNOLOGIE.
venerdì 27 settembre 2013
RIFLESSIONI
giovedì 26 settembre 2013
NON CI SONO PIU' I GIOCHI DI UNA VOLTA!
Cosa ne pensate di queste nuove generazioni, di questi "bambini moderni" che sembrano non poter vivere senza tecnologia, senza compuer, senza play station?Qual' è il giusto compromesso tra novità, tecnologia, informatica, media e origini, passato, semplicità, creazione all'interno dei contesti educativi attuali?quali sono i vantaggi e svantaggio del passaggio da giochi multimediali e giochi più tradizionali?...Non pare anche a voi che la tecnologia a contatto con i bambini così piccoli, se no controllata e spiegata da un adulto competente, rischi sempre di più di accentuare e sviluppare l'individualismo nel bambino, piuttosto che la voglia di socializzare, creare, invenatre, parlare con gli altri?!
Mi capita spesso di fermarmi ad osservare i comportamenti di bambini in gruppo, che ritrovo spesso raccolti ognuno sul prorpio I-pad a giocare con la propria tecnologia e mi rattrista molto non vederli correre e giocare insieme, come facevo io con i miei coetanei un tempo.Quale potrebbe essere quindi un giusto metodo per non far sentire i bambini non esclusi dall'evoluzione informatica attuali, ma nel contempo non racchiuderli solo in essa?
Una giusta soluzione potrebbe essere a mio parere quella di creare diversi momenti in cui il bambino possa crescere imparando ad usare gli strumenti tecnologici che gli saranno poi utili in un futuro, ma intervallando questi momenti ad altri in cui il babino può giocare liberamente e spontaneamneti con i mezzi di cui dispone e con il proprio gruppo di apri. Sta quindi nel ruolo dell'adulto, che sia genitore o insegnante, capire quale sia il contesto e il momento giusto in cui usare queste due diverse opportunità e guidare il bambino nel rapportarsi alle nuove tecnologie senza privarlo del gusto del fare e del creare attraverso la propria immaginazione, la propria fantasia e la proria creatività.
Mi capita spesso di fermarmi ad osservare i comportamenti di bambini in gruppo, che ritrovo spesso raccolti ognuno sul prorpio I-pad a giocare con la propria tecnologia e mi rattrista molto non vederli correre e giocare insieme, come facevo io con i miei coetanei un tempo.Quale potrebbe essere quindi un giusto metodo per non far sentire i bambini non esclusi dall'evoluzione informatica attuali, ma nel contempo non racchiuderli solo in essa?
Una giusta soluzione potrebbe essere a mio parere quella di creare diversi momenti in cui il bambino possa crescere imparando ad usare gli strumenti tecnologici che gli saranno poi utili in un futuro, ma intervallando questi momenti ad altri in cui il babino può giocare liberamente e spontaneamneti con i mezzi di cui dispone e con il proprio gruppo di apri. Sta quindi nel ruolo dell'adulto, che sia genitore o insegnante, capire quale sia il contesto e il momento giusto in cui usare queste due diverse opportunità e guidare il bambino nel rapportarsi alle nuove tecnologie senza privarlo del gusto del fare e del creare attraverso la propria immaginazione, la propria fantasia e la proria creatività.
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